Biblioteca

La Biblioteca Paroniana è intitolata a mons. Giovanni Filippo Paroni (1756-1842), vescovo bibliofilo che nel 1831 fondò la prima biblioteca aperta al pubblico della città.

La storia

Dal 1998 la biblioteca ha sede nell’ex monastero di Santa Lucia, costruito nel 1237 e ampliato nel corso dei secoli fino a diventare il complesso che oggi ospita la biblioteca. Le clarisse di Santa Lucia si trasferirono in questo edificio nel luglio del 1574, con una processione solenne. La struttura attualmente visibile è il risultato di numerosi interventi condotti tra il Seicento e il Settecento.

Nel 1863, dopo l’Unità d’Italia, a causa della soppressione degli ordini religiosi, la chiesa venne adibita a magazzino municipale, mentre il monastero a edificio scolastico.

La Biblioteca Comunale Paroniana si estende lungo tutto il secondo piano del complesso e prende il nome da Monsignor Giovanni Filippo Paroni, vescovo bibliofilo, vissuto tra il ‘700 e l’800, da cui il comune di Rieti ha ereditato gran parte del patrimonio librario e di cui si può ammirare un ritratto nella sala consultazione e prestito.

L’istituzione della biblioteca

La biblioteca comunale si è costituita subito dopo l’Unità d’Italia, quando il Regio Decreto del 21 aprile 1862 impose ai Comuni di acquisire al proprio patrimonio le biblioteche degli Enti Ecclesiastici presenti sul territorio e di organizzare un servizio bibliotecario pubblico, dotandosi di opportuni spazi e risorse necessarie all’incremento del patrimonio bibliografico.

La prima sede della biblioteca, il convento di Sant’Agostino, è stata inaugurata il 4 giugno 1865. Ospitava 20.000 volumi. Successivamente il patrimonio librario, accresciutosi nel tempo anche per mezzo di donazioni e per il rinvenimento di un piccolo ma pregevole nucleo di manoscritti presso il convento di S. Antonio al Monte, venne riordinato e catalogato.Nel 1904 ebbe luogo la solenne inaugurazione della biblioteca.

La prima sede della biblioteca, il convento di Sant’Agostino, è stata inaugurata il 4 giugno 1865. Ospitava 20.000 volumi. Successivamente il patrimonio librario, accresciutosi nel tempo anche per mezzo di donazioni e per il rinvenimento di un piccolo ma pregevole nucleo di manoscritti presso il convento di S. Antonio al Monte, venne riordinato e catalogato.Nel 1904 ebbe luogo la solenne inaugurazione della biblioteca.

Dopo un secondo trasloco nei locali del Palazzo Vescovile, nel 1949, grazie all’attività propulsiva del Sindaco Sacchetti-Sassetti, personaggio di spicco della cultura locale e profondo conoscitore della storia e dell’arte cittadina, all’interno del Palazzo Comunale si realizzò una biblioteca moderna, dotata di tutto il necessario per funzionare e conservare opportunamente anche il patrimonio storico.

chiostro della biblioteca

Nel 1998, divenuti ormai insufficienti gli spazi per l’utenza sempre più numerosa, la biblioteca venne trasferita nella sede dell’ex monastero di Santa Lucia, dove, oltre all’allestimento di spazi più ampi per la pubblica lettura, si è dato avvio al totale rinnovamento dei servizi già esistenti e alla organizzazione di nuove sezioni e ulteriori servizi al pubblico.

Oggi la biblioteca accoglie una media di 120 studenti al giorno e, grazie alla funzione di diffusione culturale attraverso numerosi servizi di promozione ai libri e alla lettura e all’organizzazione di numerose iniziative, rappresenta una delle più importanti sedi culturali della città di Rieti.